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DEVOTIO LAB 2022

Mostre

LE MOSTRE
A cura del Comitato Scientifico


Il significato del mistero che viene celebrato nella liturgia, in particolare eucaristica, pur rimanendo sostanzialmente celato, diviene in parte comprensibile nei suoi significati attraverso i simboli, le immagini e le forme materiali con i quali si accompagna la celebrazione.

Le espressioni architettoniche ed artistiche che concorrono alla celebrazione, infatti, costituiscono delle feritoie attraverso e quali si può cogliere la bellezza trinitaria che si nasconde nella liturgia.

Per rendere esperibile la Parola dei Vangeli questa è stata con tanta cura colta nella sua freschezza dal CODEX PURPUREUS ROSSANENSIS esposto a DEVOTIO, così come con altrettanta cura, oggi, nei concorsi per le nuove chiese si cerca la migliore collocazione e conformazione dell’ambone, luogo della proclamazione della Parola. Una mostra con i più recenti esiti dei CONCORSI DIOCESANI DI PROGETTAZIONE DELLE NUOVE CHIESE permette un confronto e una riflessione sulle nuove disposizioni liturgiche proposte e scelte dalle diocesi italiane.

Nella liturgia è il diacono l’incaricato privilegiato per la lettura dei testi sacri e ai PARAMENTI LITURGICI DIACONALI sono dedicate le mostre “LA DALMATICA NELLA VEGLIA PASQUALE” e “LE DALMATICHE DEL POST-CONCLIO A BOLOGNA”.

L’esposizione “LA CENA DI EMMAUS” propone gli esiti della terza edizione dei PERCORSI DI RIAVVICINAMENTO: ARTISTI CONTEMPORANEI A CONFRONTO CON IL MISTERO CRISTIANO, che sottolinea ancora una volta l’importanza dell’arte nel cogliere l’esperienza vivificante della parola di Dio.


LE MOSTRE
Ospitate

VERBA MANENT a cura di Compagnia degli Artisti
LA CASULA LITURGICA. QUATTRO ARTISTI A CONFRONTO a cura di Atelier Sirio in collaborazione con il Museo Diocesano di Faenza




Mostra 'IL CODEX PURPUREUS ROSSANENSIS'

Il Codex Purpureus Rossanensis è un evangeliario greco miniato risalente al VI secolo che raccoglie, in 188 fogli di finissima pergamena color porpora, i vangeli di Matteo e di Marco. I primi tre righi di ogni vangelo sono scritti con inchiostro d’oro mentre il restante in argento. Il manoscritto è inoltre arricchito da 15 bellissime miniature illustranti momenti della vita e della passione di Cristo, considerate capolavoro dell’arte bizantina.
L’opera, di grande valore artistico, paleografico e documentario, fu realizzata in uno scriptorium dell’Impero romano d’Oriente e giunse nella città di Rossano tra l’VII e il X secolo, portato da monaci in fuga dalle persecuzioni iconoclaste. Fu riscoperto nel 1831 nella Cattedrale di Rossano e presentato all’attenzione della cultura internazionale alla fine dell’Ottocento dagli studiosi tedeschi Gebhardt e Harnack.
Il 9 ottobre 2015 il Codex è stato riconosciuto dall’Unesco Bene Patrimonio dell’Umanità ed inserito nel registro “Memoria del Mondo” come opera simbolo del passaggio dei bizantini nel sud Italia.
Oggi è considerato uno dei più preziosi vangeli miniati esistenti al mondo ed è custodito nel “Museo Diocesano e del Codex” situato nel centro storico di Rossano (CS), in Calabria.

L’esposizione è resa possibile grazie alla gentile concessione da parte della Diocesi di Rossano-Cariati e del Museo Diocesano e del Codex di una preziosa copia anastatica.
Mostra

Mostra ‘CELEBRARE LA PAROLA: L’AMBONE NEI PROGETTI DEI CONCORSI DIOCESANI

Celebrare la parola - Devotio 2021
Celebrare la Parola coinvolge ed investe molteplici linguaggi in cui azioni e gesti, immagini, canti e silenzi ne definiscono non solo il contesto, ma sono parte integrante del Mistero Pasquale celebrato.
A più di cinquanta anni dal Concilio Vaticano II che ha fatto ricomprendere lo “spazio” della Parola come uno dei fulcri della celebrazione eucaristica, la mostra vuole approfondire, attraverso i progetti vincitori degli ultimi “Concorsi diocesani” organizzati in sinergia tra l’Ufficio nazionale per i beni culturali e l’edilizia di culto della CEI e le diocesi, come l’ambone, icona spaziale della Risurrezione di Cristo, e più in generale l’assetto liturgico dei nuovi complessi parrocchiali, possa generare ed esaltare la dimensione comunitaria celebrativa in un costante rapporto dialogico tra celebrante e comunità.
Ad oggi in molte chiese, l’ambone non ha ancora trovato una sua chiara collocazione architettonica e liturgica: solo nella riscoperta della bellezza della Parola di Dio, è possibile percepire il senso di questo spazio che dovrebbe continuare a “parlare” anche al termine della celebrazione costituendo “una presenza eloquente, capace di far riecheggiare la Parola anche quando non c’è nessuno che la sta proclamando” (Progettazione di nuove chiese, Nota Pastorale CEI, 1993).

Mostra 'LA DALMATICA NELLA VEGLIA PASQUALE - LE DALMATICHE DEL POST-CONCILIO A BOLOGNA'

“Esulti il coro degli angeli, esulti l’assemblea celeste: un inno di gloria saluti il trionfo del Signore risorto.” “Exultet iam angelica turba caelorum: exsultent divina mysteria: et pro tanti Regis victoria tuba insonet salutaris.”
La veglia pasquale è il momento centrale della liturgia cristiana: come detto nell’annuncio della festa dell’Epifania, della Risurrezione di Cristo si dispiegano e motivano tutte le altre feste dell’anno liturgico.
All’interno di questo caposaldo liturgico, un ruolo specifico è assunto dai diaconi (dal greco διάκονος - diákonos, ovvero servitore), preposti al servizio dell’altare tradizionalmente incaricati nella notte di Pasqua all’annuncio della Risurrezione di Cristo con l’antico canto del Praeconium Paschale Exultet nel quale viene dichiarata la vittoria della vita sulla morte e della luce sulle tenebre.
In considerazione del tema che caratterizza la terza edizione di DEVOTIO e che ha al centro la proclamazione della Parola, il tema della mostra LA DALMATICA NELLA VEGLIA PASQUALE intende evidenziare l’importanza del ruolo del diacono nell’annunzio evangelico e nella vita della Chiesa con l’esposizione di tre opere selezionate tra quelle partecipanti al concorso indetto da DEVOTIO per premiare le migliori creazioni delle aziende produttrici di paramenti sacri e valorizzare le capacità artistiche presenti tra le attività produttive che operano nel settore del sacro.
I tre laboratori Atelier SIRIO, Apostolato Liturgico - Pie Discepole del Divin Maestro e Slabbinck, hanno proposto modelli di dalmatiche ritenute valevoli di menzione dal Comitato scientifico di DEVOTIO incaricato della selezione.
Le aziende partecipanti:
- APOSTOLATO LITUGICO, Roma
- ATELIER SIRIO, Bergamo
- CONFEZIONI E RICAMI di Gherardi Massimo e C, Serina (BG)
- PIETROBON BRUNO ARREDI SACRI, Treviso
- CONFEZIONI VEBI Snc, Lucca
- AGORÀ ATELIER, Velo D’Astico (VI)
- ECUMENICUS di Sergio Secchi, Leffe (BG)
- SLABBINCK NV, Brugge (Belgium)
- SCUOLA BEATO ANGELICO - FONDAZIONE DI CULTO, Milano

Alle dalmatiche selezionate con il concorso si affianca l'esposizione "LE DALMATICHE DEL POST-CONCILIO A BOLOGNA" che testimoniano il clima di ricerca della nobile semplicità perseguito nel periodo dell'episcopato del Card. G. Lercaro, uno dei più importanti padri del Concilio Vaticano II.
Nell’ambito dello spazio espositivo di DEVOTIO, le dalmatiche vestono le pregevoli opere di Ghermandi, i celebri ‘manichini’ realizzati dall’artista in occasione della Mostra dei paramenti sacri di Bologna nel 1955 e di proprietà della Raccolta Lercaro.

L’esposizione è resa possibile grazie alla gentile collaborazione della Fondazione Card. G. Lercaro, della Cattedrale e della Diocesi di Bologna.
Mostra

Mostra ‘LA CENA DI EMMAUS’ - PERCORSI DI RIAVVICINAMENTO: ARTISTI CONTEMPORANEI A CONFRONTO CON IL MISTERO CRISTIANO

Mostra
La mostra presenta gli esiti della terza edizione dei PERCORSI DI RIAVVICINAMENTO: ARTISTI CONTEMPORANEI A CONFRONTO CON IL MISTERO CRISTIANO curato da Andrea Dall’Asta s.j. e Claudia Manenti. Il tema trattato dai quattro artisti invitati è la Cena di Emmaus, evento narrato dall’evangelista Luca come testimonianza della risurrezione di Cristo.
Con l’iniziativa dei PERCORSI si vuole andare nella direzione di colmare il divario comunicativo che si è creato tra arte e fede dimostrando al mondo dell’arte e a quello della comunità ecclesiale, che il linguaggio artistico contemporaneo, se opportunamente sostenuto, può essere capace di interpretare oggi come nei secoli passati, il desiderio della Chiesa di vedere rappresentati in forma comprensibile i misteri della fede cristiana.
La strada intrapresa dai PERCORSI è quella di selezionare tra i giovani emergenti nel panorama nazionale, quattro artisti scelti sulla base di una manifestata maturità di linguaggio; a questi viene proposta un’esperienza di incontro con la spiritualità cristiana e di guida nello sviluppo della loro espressione artistica.
La volontà dei curatori è, infatti, quella di unire il pieno rispetto della contemporaneità delle espressioni artistiche personali dei giovani coinvolti nel progetto, e la proposta di una ricerca che assorbendo i contenuti del cristianesimo dia modo agli artisti di elaborare e restituire opere comprensibili per le comunità cristiane.
Ai giovani viene, quindi, proposto un percorso a tappe con incontri di spiritualità e di confronto iconografico e artistico sotto la guida di Andrea dall’Asta s.j. e Claudia Manenti per giungere a definire un’opera, che, senza tradire lo spiccato linguaggio contemporaneo che contraddistingue ciascun artista, sappia interpretare con rinnovata profondità la sensibilità figurativa cattolica.
Cardine dei PERCORSI è il momento di ritiro presso il Santuario della Verna (AR) dove la sapiente guida di Padre Francesco Brasa ha permesso anche per questa edizione di entrare nel cuore dell’incontro silenzioso con Dio attingendo dal vissuto di Francesco che in questo luogo ricevette le stimmate nel 1224.
Proprio l’incontro trasformante con il Risorto è il tema proposto dalla III edizione dei PERCORSI nella quale i partecipanti sono stati chiamati a interpretare il tema della cena e dell’incontro con Gesù Cristo fatto dai due discepoli sulla strada di ritorno da Gerusalemme ad Emmaus.
I temi del percorso, dell’incontro, della cena e dell’annuncio, elementi cardine dell’esperienza cristiana, si raccolgono in un’unica pagina evangelica alla quale gli artisti sono stati chiamati a riferirsi per restituire un’immagine che dell’incontro con il Cristo sia segno.
Il profondo lavoro personale di ricerca artistica e spirituale condotto nell’ambito dei PERCORSI è giunto a maturazione proponendo le opere che, seppur molto diverse tra di loro in quanto scaturite da personalità artistiche singolari, testimoniano come sia ancora possibile fare dialogare arte contemporanea e spiritualità cristiana.
Gli artisti che hanno partecipato alla terza edizione dei PERCORSI DI RIAVVICINAMENTO e di cui si espongono le opere sono:
- CARLOS LALVAY ESTRADA
- ARVIN GOLROKH
- ALESSANDRO SANNA
- NORBERTO SPINA.

Scopri i Percorsi 2022

Mostra 'VERBA MANENT'

 a cura de la "Compagnia degli Artisti" composta dai seguenti Musei:

  • Fondazione Adriano Bernareggi, Bergamo
  • Museo Diocesano, Caltagirone
  • Collezione Paolo VI - arte contemporanea, Concesio
  • Museo Diocesano, Faenza
  • GASC | Galleria d'arte sacra dei contemporanei, Milano
  • Museo di arte sacra contemporanea, Rodello
  • Museo San Rocco, Trapani
La “Compagnia degli artisti” è un gruppo nato nel 2021, formato da otto persone, che lavorano nel mondo dell’arte come studiosi, direttori di musei ecclesiastici e curatori di mostre. Essi hanno deciso di dialogare tra loro rendendosi reciprocamente partecipi delle  proprie esperienze e, al contempo,  di farsi compagni di cammino per quegli artisti che riflettono ed esprimono con le loro opere i temi del sacro e sono disposti a confrontarsi anche oggi con la grande tradizione dell’arte sacra cristiana. Essi pensano di realizzare il loro progetto condividendo le proprie conoscenze, creando momenti pubblici di riflessione e dibattito, organizzando eventi espositivi, aprendosi a nuove collaborazioni e contributi.  La mostra di DEVOTIO, intitolata VERBA MANENT, rappresenta la prima uscita pubblica del gruppo e, in sintonia con il tema dell’evento bolognese, propone opere di arte del presente in cui gli artisti affrontano, anche problematicamente, il rapporto tra parola e immagine, punto cruciale di riflessione, fin dall’antichità classica, sul senso dell’agire artistico. Con l’auspicio di contribuire, con un punto di vista eccentrico ma qualificato, alla crescita di consapevolezza nella produzione di arte sacra cristiana, che nell’evento organizzato da  DEVOTIO trova la sua grande vetrina.

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