11-02-2024

Messaggio di S.E. Mons. Maria Matteo Zuppi, Arcivescovo Chiesa di Bologna

            Carissimi,

non potendo partecipare di persona alla quarta edizione di DEVOTIO, faccio pervenire i miei saluti e i miei complimenti, innanzitutto, agli organizzatori dell’evento, che tanto hanno lavorato e stanno lavorando per la buona riuscita di questa grande manifestazione internazionale di prodotti e servizi per il mondo religioso.

È importante creare momenti di confronto, di conoscenza e di scambio tra i tanti attori che operano e lavorano nell’ambito del religioso e del sacro. In una società costituita da relazioni sempre più virtuali, ogni occasione di incontro è sempre un valore aggiunto e un importante arricchimento.

Sono contento, inoltre, che si sia deciso di dedicare un’intera giornata al Convegno dal titolo “RIPARTIRE DALL’INCONTRO: LUOGHI DELL’ANNUNCIO E SPAZI DI COMUNITA’”. Infatti, la cura dei luoghi e delle modalità attraverso le quali offrire occasioni di incontro, è un aspetto fondamentale che rivela l’amore sia tra i membri di una comunità sia tra quanti non ne fanno parte. È attraverso gesti concreti, infatti, che si manifesta la cura e l’accoglienza verso l’altro, verso chi è assetato di senso, in un mondo così arido e frettoloso. Auguro, quindi, a tutti voi, di rallegrarvi della bellezza della comunità cristiana e di farvi sempre più interpreti dell’annuncio della Buona Novella, nella custodia del Creato.

Un saluto particolare a chi ha voluto questo momento di confronto: il Comitato scientifico di Devotio, il Centro studi per l’architettura sacra della Fondazione Cardinale Giacomo Lercaro che ne coordina le attività, e, in particolare la direzione di Devotio, che con tanta lungimiranza offre, ormai da tanti anni, la possibilità di approfondire e proporre la riflessione su tematiche di tale interesse per la Chiesa tutta.

DEVOTIO è una risorsa per la comunità cristiana, per la Chiesa locale e anche per la città di Bologna che, in questi giorni, accoglie aziende e visitatori da tutt’Italia e dall’estero. In queste tre giornate, dedicate a un settore di produzione tanto importante, si incontrano operatori che hanno messo la loro capacità imprenditoriale a servizio della Chiesa e, a loro, va la nostra gratitudine.

Ci auguriamo, quindi, che sempre più gli operatori del settore vivano l’importanza della loro missione e tendano a produrre oggetti e opere che manifestino la “nobile semplicità” che la storia della Chiesa e, in particolare, il Concilio Vaticano II, ha proposto come via di bellezza.

Auguro a tutti voi, promotori di una cultura del bello, un buon lavoro.

                                                  Matteo Maria Card. Zuppi

                                                  Arcivescovo


Bologna, 11 febbraio 2024

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