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DEVOTIO LAB 2022

Percorsi di Riavvicinamento 2022

III EDIZIONE - PERCORSI DI RIAVVICINAMENTO: ARTISTI CONTEMPORANEI A CONFRONTO CON IL MISTERO CRISTIANO

Per la TERZA edizione dei PERCORSI DI RIAVVICINAMENTO: ARTISTI CONTEMPORANEI A CONFRONTO CON IL  MISTERO CRISTIANO il tema proposto ai giovani artisti selezionati è LA CENA DI EMMAUS.

Il linguaggio delle immagini è sempre stato fondamentale nella crescita spirituale e culturale della Chiesa e con l'iniziativa dei PERCORSI si vuole andare nella direzione di colmare il divario comunicativo che si è creato tra arte e fede nel Novecento. Con questo progetto si desidera, infatti, dimostrare al mondo dell'arte e a quello della comunità ecclesiale che il linguaggio artistico contemporaneo, se opportunamente sostenuto, possa essere capace di interpretare oggi come nei secoli passati il desiderio della Chiesa di vedere rappresentati in forma comprensibile i misteri di fede cristiani.

La strada intrapresa dai PERCORSI è quella della selezione preventiva di alcuni giovani artisti, scelti sulla base di una manifestata maturità di linguaggio, a cui viene proposta un’esperienza di incontro con la spiritualità cristiana e di guida nello sviluppo della loro espressione artistica.

L’intento è, infatti, quello di rispettare pienamente la contemporaneità dei giovani coinvolti nel progetto, sostenendoli in una ricerca artistica che assorba i contenuti del cristianesimo e li restituisca in modalità di possibile comprensione anche per i non esperti d’arte.

Ai giovani viene, quindi, proposto un percorso a tappe con incontri di spiritualità e di confronto iconografico e artistico sotto la guida di Andrea dall'Asta s.j. e Claudia Manenti, al fine di giungere a definire un'opera, che, senza tradire lo spiccato linguaggio contemporaneo che contraddistingue ciascun artista, sappia interpretare con rinnovata profondità la sensibilità figurativa cattolica.

Cardine dei PERCORSI è il momento di ritiro presso il Santuario della Verna (AR) dove con la sapiente guida di Padre Francesco Brasa si entra nel cuore dell’incontro silenzioso con Dio attingendo dal vissuto di Francesco che in questo luogo ricevette le stimmate nel 1224.

Proprio l’incontro trasformante con il Risorto è il tema proposto dalla III edizione dei PERCORSI i cui risultati saranno esposti a DEVOTIO 2022. I partecipanti sono, infatti, chiamati a interpretare il tema della CENA DI EMMAUS e dell’incontro con Gesù Cristo fatto dai due discepoli sulla strada di ritorno da Gerusalemme ad Emmaus. I temi del percorso, dell’incontro, della cena e dell’annuncio, elementi cardine dell’esperienza cristiana, si raccolgono in un’unica pagina evangelica alla quale gli artisti sono chiamati a riferirsi per restituire un’immagine che dell’incontro con il Cristo sia segno.

Come già dimostrato nelle due precedenti edizioni dei PERCORSI, tornare ad avvicinare arte e fede è possibile e necessario. La Chiesa ha bisogno di immagini che parlino in maniera sapiente e profonda della sua spiritualità e gli artisti hanno grande interesse ad essere invitati alla scoperta della ricchezza della religiosità cristiana.

Quanto sostenuto dal cardinale Lercaro nel 1955 è valido ancora oggi: "Ogni momento della storia narra nel linguaggio dei vivi la lode al Dio vivente".

Artisti selezionati

Carlos Lalvay Estrada

Carlos Lalvay Estrada Devotio 2021

22 luglio 1985
Artista Visivo

Nato e cresciuto a La Maná - Cotopaxi - Ecuador, a 14 anni ricongiunge la madre a Genova dove tutt’ora vive e opera.
Disegnatore per istinto si confronta negli anni con diverse espressioni quali video, musica, scultura.
Nel 2012 insieme a Pietro Repetto ha dato vita a PICA, un progetto che fonde l’illustrazione con la stampa al cianotipo realizzando a mano stampe su carta e stoffa in pezzi unici o tirature limitate.
In questi anni partecipa a diverse esposizioni in Italia.
Con “Costelación”, riceve il premio d’arte città di Monza alla Biennale giovani Monza 2017.
Nel 2018/2019 riceve una menzione dal team curatoriale del Premio San Fedele.

LA CENNA DI EMMAUS

CARLOS LALVAY ESTRADA

L'artista sudamericano Carlos Lalvay Estrada mette in scena il racconto tratto dal Vangelo di Luca come se fosse una vera e propria luminosa teofania. Da uno sfondo bianco disomogeneo, emerge in lontananza il volto di un giovane uomo, come se irrompesse da un tempo e da uno spazio lontani. A un piano più ravvicinato riconosciamo due mani mentre spezzano un pane su un tavolo dipinto simbolicamente con un rosso acceso. I profili dei volti dei due discepoli ai lati inquadrano la scena, lasciando uno spazio aperto perché noi possiamo diventare testimoni dell’evento. Nella parte superiore, piccole nuvole realizzate attraverso sottilissimi fili dorati, sembrano risalire verso l’alto, seminando una fine pioggia d’oro. È come se al gesto dello spezzare il pane corrispondesse l’apparizione dello Spirito Santo che permette ai discepoli di riconoscere in quell’uomo il Figlio di Dio. Lo Spirito di Dio scende ogniqualvolta l’uomo compie gesti di condivisione, di solidarietà e di fraternità. Se il colore bianco dello sfondo simboleggia che il momento del riconoscimento è una vera epifania del divino, una grazia che illumina il nostro sguardo, il rosso della tavola indica invece che quell’offerta avviene col sangue stesso della vita.

Andrea Dall’Asta s.j.

CARLOS LALVAY ESTRADA
CENA DI EMMAUS
Foglie d’oro, pastelli ad olio, acrilico, matita, carta su tela. Cornice in legno
25 x 30 cm
2021

Arvin Golrokh

Arvin Golrokh

11/03/1992

Nazionalità: Iraniana
Residenza a Torino 

- 2019: Laurea specialistica in pittura all'Accademia Albertina
- 2016: Laurea triennale all'Accademia Albertina 
- 2010: Diploma liceo artistico (Tehran)

Premi
2019 • Primo classificato del concorso Mestre di pittura Venezia
2019 • Secondo classificato e mostra con catalogo del premio Nocivelli a Brescia
2019 • Terzo classificato del concorso di San Giusto Canavese
2018 • Borsa studio nel concorso del premio di Mestre di pittura
Exhibitions
2020 • “Nei nostri occhi”, mostra collettiva Crag Gallery, Torino
2019 • Opera acquisita dalla collezione di Cà Pesaro e Musei civici di Venezia per il premio Mestre
2019 • Mostra personale dei vincitori del concroso Premio Nocivelli a Palazzo Martinengo Brescia
2019 • Opera acquisita dalla redazione del Gazzettino di Venezia
2019 • “Passione bipolare”, mostra collettiva con catalogo alla Fondazione Bevilacqua La Masa, palazzetto Tito, Venezia
2019 • Opera in mostra con catalogo nella seconda edizione di FISAD all’Accademia Albertina (Torino)
2019 • “Una frisa di mettallo”, mostra collettiva presso l’ex Ditta Gallo Bartolomeo, Torino
2018 • “Torino Here4”, mostra collettiva presso La Cavallerizza (Torino)
2018 • Paratissima, Torino
2017 • “Torino Here3 Clap”, mostra collettiva presso La Cavallerizza (Torino)

LA CENA IN EMMAUS

LA CENA DI EMMAUS

L’interpretazione di Arvin Golrokh è altamente drammatica. Con una pennellata pastosa, rapida e veloce, quasi concepita a nervosi guizzi di materia che si coagulano creando macchie colorate di grande potenza espressiva, Arvin crea uno spazio interno in cui sono collocati i due discepoli seduti a un tavolo con al centro Cristo che, con un gesto calmo e solenne, sta spezzando il pane. Se l’uomo di sinistra solleva lo sguardo verso l’alto indicando il cielo con l’indice della mano sinistra, l’altro guarda invece il volto di Cristo mostrando sorpresa, stupore e meraviglia, ma anche timore e diffidenza. Sopra loro, una sorta di nuvola dagli accesi colori dell’azzurro, del rosso e del giallo, anima la scena con forza e vitalità. Non conosciamo la sua provenienza, ma sappiamo solo che irrompe improvvisamente nella stanza. Lo Spirito di Dio interviene per trasformare quel pane nel corpo di Cristo che diventerà nostro cibo, perché diventiamo, a nostra volta, nutrimento per gli altri. Il giovane artista ci presenta il momento culminante della scena, l’istante di massima tensione che sconvolge quella tristezza stanca e rassegnata che contraddistingue le nostre vite: Cristo è veramente il pane disceso dal cielo perché la nostra esistenza ritrovi fiducia e speranza.

Andrea Dall’Asta s.j.

ARVIN GOLROKH
LA CENA IN EMMAUS
Olio su tela
70 x 70 cm
2021

Alessandro Sanna

Alessandro Sanna

Autore e illustratore.
Credo nelle cose che non esistono, per questo le disegno.

Autore e illustratore di libri con le figure e vive e lavora a Mantova.
Collabora con numerose case editrici italiane e internazionali come … ed espone i suoi lavori in mostre collettive e personali.
Per tre volte gli è assegnato il “Premio Andersen”, premio indetto dalla omonima rivista italiana di promozione alla letteratura per ragazzi: nel 2006 per il miglior libro fatto ad arte, nel 2009 come migliore illustratore e nel 2014.
Premio Lo straniero 2014 indetto dall’omonima rivista diretta da Goffredo Fofi.
Nel 2013 realizza il libro “Fiume lento” edito da Rizzoli in Italia e negli Stati Uniti, Spagna, Germania, Cecoslovacchia, Cina.
Sempre per Rizzoli esce nel 2019 “Come questa pietra, il libro di tutte le guerre” che sarà pubblicato negli Stati Uniti, Cina e Taiwan entro il 2020. Lo stesso libro viene selezionato nei White Raven 2019.
Illustratore per Vanity Fair France e per il settimanale Gioia.
Docente di illustrazione e disegno presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e di Verona.
Candidato italiano all’Hans Christian Andersen Award 2016.

LA CENNA DI EMMAUS

ALESSANDRO SANNA LA CENA DI EMMAUS

Alessandro Sanna sviluppa in una sequenza di immagini una vera e propria logica narrativa in cui il racconto dei discepoli di Emmaus si svolge secondo episodi puntuali. Non si sofferma dunque sulla scena centrale del brano evangelico, quanto piuttosto intende restituire una narrazione nel tempo. In questo modo, dal paesaggio iniziale in cui siano immersi in una foresta in cui intravediamo i due discepoli come se fossero sperduti, nella scena successiva, dai colori accessi che virano dal rosa al dal giallo, vediamo un tramonto in cui gli alberi si diradano per mostrare Cristo mentre si avvicina ai due discepoli. La narrazione continua mostrandoci i tre pellegrini, colti sul punto di entrare nella locanda. È sera, è ormai buio, e la piccola costruzione appare come un accogliente luogo di rifugio. Se la scena successiva racconta il momento della condivisione del pane e del vino in modo originale, ponendo entro riquadri che si stagliano su un cielo stellato
i volti sorpresi e stralunati dei discepoli e la fi gura di Cristo mentre spezza il pane, l’immagine successiva mostra i due discepoli insieme a Cristo in uno spazio interno, anche se questa stanza si apre su una natura rigogliosa. Se nella penultima scena i discepoli accorrono in fretta a Gerusalemme per annunciare che Cristo è risorto, nell’immagine fi nale contempliamo la città di Gerusalemme vista dall’alto, avvolta in uno splendido manto stellato. Ogni singola scena si presenta come una poesia intrisa di colori, in cui il dramma è sospeso. Sanna ci accompagna in spazi e in tempi che hanno ritrovato una speranza che probabilmente stiamo oggi smarrendo.

Andrea Dall’Asta s.j.

ALESSANDRO SANNA
LA CENA DI EMMAUS
Acquerello su tavola
25 x 17 cm ciascuna tavola
2021

Norberto Spina

Norberto Spina

Urban artist
Uno dei concetti che intendo esprimere con la mia arte è / periferia /. 

Vive e lavora a Milano.
2014 - 2017 Laurea in pittura presso l'Accademia di Brera.
2016 - 2017 Erasmus all'Università di Barcellona

Esposizioni
2020
- Febbraio, mostra collettiva “Frammenti di storia” con il finalista del “Premio San Fedele Arte” Fondazione San Fedele, Milano
2019
- Dicembre, mostra collettiva e terzo premio “Premio San Fedele Arte” Fondazione San Fedele, Milano
- Marzo, mostra collettiva “Poetiche a Confronto”, MO.CA, Brescia
- Febbraio / Aprile, residenza presso Fondazione San Fedele, Milano
2018
- Ottobre, Mostra collettiva vincitori “X Premio Nocivelli”, Accademia di Belle Arti Santa Giulia, Brescia
- Secondo premio “X Premio Nocivelli”, Verolanuova, Brescia
2017
- Novembre, finalista della Biennale RomArt, Stadio di Domiziano, Roma
2016
- Novembre, mostra collettiva “Via Panizza 4 - INEDITI”, Via Panizza 4, Milano
- Novembre, finalista “Premio Arte 2016”, Palazzo Reale, Milano
- Ottobre, mostra collettiva “Street dreams”, Courtfield Garden, Londra
- Giugno, mostra collettiva “Sketch”, Galleria Pisacane Arte, Milano
2015
- Novembre, personale “NOBA WALLS X OREA MALIA’ ”, Orea Malià, Milano

CENA IN EMMAUS (lungo la strada)

CENA IN EMMAUS - NORBERTO SPINA

Il lavoro di Norberto Spina si articola in due fasi principali. In un primo tempo il giovane artista compie un’operazione di stratifi cazione, sovrapponendo strati di pittura e utilizzando materiali di recupero. In un secondo momento sottrae, graffi ando la superfi cie con oggetti contundenti e con carte abrasive. Il lavoro si presenta in questo modo come il risultato di un lungo e doloroso processo, in cui Norberto porta la tela ai propri limiti, tagliandola, ferendola e poi curandola, custodendola, proteggendola. La sua Cena in Emmaus si compone di tre lavori altamente poetici per il loro carattere evocativo e allusivo. Il giovane artista non intende descrivere una storia, quanto piuttosto vuole suggerirla attraverso dettagli. Così, se nella prima scena presenta un’architettura caratterizzata dalla presenza di un lungo portico che fa esplicito riferimento ai portici di San Luca a Bologna, nella seconda tela presenta tre paia di scarpe gettate a terra. Il racconto termina con due mani colte mentre spezzano un pane. La tela si presenta con uno sfondo tendente al rosso. Il disegno è nervoso e graffi ante, come a evocare il carattere sofferto e diffi cile di quella discesa da Gerusalemme da parte dei discepoli e di quell’improvviso riconoscimento. Attraverso particolari, la narrazione si snoda in un cammino che trova il suo senso profondo in una condivisione. E quel viaggio avviene negli spazi in cui noi viviamo, percorrendo quei portici, affi nché quel pane possa essere ridistribuito nei sentieri delle nostre vite, giorno per giorno.

Andrea Dall’Asta s.j.

NORBERTO SPINA
CENA IN EMMAUS (lungo la strada)
Pittura parietale, acrilici, pittura ad olio e marker su tela
Trittico 38,3x 29 cm ciascuna tavola
2021