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IKÒNA DESIGN by Berto Srl

IKÒNA DESIGN by Berto Srl
Via Guglielmo Marconi 20/3
35010 Villanova di Camposampiero - PD
Tel. +39 340 2195767
ngised.anoki@ofni
www.ikona.design

 MATTEO PAULETTO DESIGNER
Matteo Pauletto nasce nel 1990 a Camposampiero e vive a Castelfranco Veneto dove attualmente lavora. Dopo l’istituto tecnico per Geometri, il suo percorso formativo prosegue alla facoltà di Architettura IUAV di Venezia e con le prime esperienze professionali presso studi di architettura ed interior, contribuendo ad un background vario e di spessore. Dal 2014 ad oggi ha potuto confrontarsi con importanti progetti, studi ed aziende del settore partendo dal concept, mediante attività di project management, fino alla realizzazione del manufatto architettonico o dell’oggetto di design. Da sempre appassionato del disegno a mano libera, dell’arte e della natura, nel tempo libero coltiva queste passioni che, filtrate con equilibrio e reinterpretate con personalità, sono spesso spunti e stimoli per nuove forme espressive libere da ogni costrizione stilistica.

ALBERTO GASTALDELLO ARTIGIANO
Nasce a Mirano in Provincia di Venezia il 30/04/1967, Dopo gli studi e il servizio Militare, lavora per 4 anni in un colorificio a Mestre specializzato in forniture di materiali e vernici per carrozze-rie. Inizia la sua carriera da imprenditore edile Artigiano nel 1990 all’età di 23 anni, specializzan-dosi in restauri di pregio e costruzioni edili.

Nel 2017, la passione per l’artigianalità, per la propria terra e per le tradizioni popolari caraterizzate dell’esperienza delle antiche famiglie contadine, ha fatto nascere in Alberto l’esigenza di rimettersi in gioco, di dare forma a un desiderio, e di aprire un nuovo capitolo della sua vita: Berto Design.

Dal 2017 la continua ricerca legata alla sperimentazione di nuovi materiali, ha portato a varie colla-borazioni con studi del settore e sono nate nuove idee per il mondo del design.

INTRODUZIONE/FILOSOFIA: Artisti e filosofia di riferimento, Movimento spazialista: Lucio Fontana,Angelo Brescianini, Alberto Burri e Scheggi.

FILOSOFIA:  “L’arte non deve più sottostare alle limitazioni della tela o della materia, vogliamo che il quadro esca dalla sua cornice e la scultura dalla sua campana di vetro, espandendosi attraverso nuove forme e tecniche espressive. “ cit. Lucio Fontana, movimento spazialista.

A questi principi si unisce la visione del design contemporaneo e l’uso di materiali naturali uniti a nuove forme prive di ornamenti. Lo scopo è applicare queste linee guida tramite la sperimentazione sempre legata all’unicità dei materiali stessi, indagando la materia stessa che li compone.

Il campo del design dell’arte sacra è molto stimolante perché da la possibilità di confrontarsi con un tema profondo, unico e se vogliamo in parte astratto. Non esiste un vero e proprio committente, ed è lasciata libera interpretazione all’osservatore poiché è l’oggetto stesso che deve evocare e rimandare a qualcosa di più grande. Ecco perché i materiali alla base delle nostre opere, raccontano già una storia di partenza, ancor prima che l’intervento umano del designer e dell’artigiano lo valorizzino. Mi riferisco all'unicità di una superficie dovuta ai traumi subiti, ad esempio gli agenti atmosferici possono generare una nuova texture, un tronco spezzato dal vento crea una nuova forma, un metallo può essere contorto da un urto o corroso dal tempo, oppure le crepe di un elemento creano senza volerlo frammenti dell’unicità. Ecco che un atto che avviene in natura, tradizionalmente considerato impulsivo e brutale, può essere rielaborato e si può trasformare anche in un intervento meditato e programmato con la razionalità che contraddistingue l'artista nel creare nuove opere, unito all'estrema precisione e pulizia formale del risultato: una succesione ritmica di estroflessioni e introflessioni che si espandono sulla superficie . L'istintività del gesto che si imprime sulle superfici vuole sondare le potenzialità espressive della materia che nel suo mutare crea unicità, sia essa una materia organica, come il legno, come una materia indistruttibile, resa inossidabile dall'industria, come il metallo, capace di perpetuare la memoria intangibile del segno che si imprime su di essa. Il designer diventa quindi un ricercatore di particolarità del divenire che si manifesta e studia il modo di valorizzarle per avviare un processo che porterà all'adempiersi della sua creazione tramite una forma e una funzione che si concretizza poi con la manualità dell’artigiano. Si interrompe il processo cognitivo di inizio e fine, ma la base di partenza è già determinata dall’unicità di un accadimento che ha impresso in quel materiale una traccia e quindi il racconto di una storia vissuta che non è più solo recupero e riutilizzo, ma anche memoria.

LE LINEE

VAIA: Dove la tempesta ha portato distruzione e morte, la fede dà nuova vita e speranza dai frammenti rimasti.

“ Maestro no ti importa che siamo perduti?”. Si destò, minacciò il vento e disse: “Taci, calmati!”. Il vento cessò (…) “Perché avete paura? Non avete ancora fede?” M. c 4,35-41

In memoria della tempesta Vaia 26-30 ottobre 2018

NOAH: Da un relitto disperso nel mare, corroso dalle onde nel suo interminabile peregrinare galleggiante, un dì giunse a riva, raccolto ebbe una seconda vita.

Genesi 6,17-22 [Dio disse a Noè:] «Ecco, io sto per mandare il diluvio, cioè le acque, sulla terra, per distruggere sotto il cielo ogni carne in cui c’è soffio di vita; quanto è sulla terra perirà. Ma con te io stabilisco la mia alleanza…” Genesi 6,17-22

LUMEN: Come la luce di un faro nelle tenebre indica la via, così la luce possa illuminare un frammento e da quel resto risplendere la speranza nella fede.

«"Non si accende una lampada per metterla sotto un secchio, ma piuttosto per metterla in alto, per-ché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così deve risplendere la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano il bene che voi fate e ringrazino il Padre vostro che è in cielo."»

(Matteo 5,15-16, CEI)